Il titolo del Percorso Formativo Adulti 2020-2021 è “Da corpo a Corpo”. In esso ci viene proposto un cammino che tutti siamo chiamati a compiere vivendo ogni gesto che facciamo con consapevolezza, come un modo per comunicare a tutti i nostri criteri di scelta, di giudizio, di attenzione alla persona. Siamo chiamati a riflettere sul fatto che ogni azione che mettiamo in atto non è fatta per dominare e opprimere, ma per dare vita e, se vissuta con consapevolezza, può dare inizio a una vera e profonda rivoluzione personale, in primo luogo, ma anche comunitaria. Il filo conduttore quest’anno sarà il Vangelo di Marco. Nel racconto di Marco (10,35-45), Gesù risponde alle richieste dei discepoli, che si fanno avanti per chiedergli i primi posti accanto a Lui quando instaurerà il Regno. Gesù spiega di essere venuto sulla terra per servire e non per essere servito e, allargando lo sguardo su tutta la sua esistenza, scopriamo che non si limita ad enunciarlo a parole, ma mostra concretamente come farlo. Attraverso i gesti che quotidianamente compie (abbassarsi, sfiorare, abbracciare, sollevare, mangiare insieme), Gesù ci indica come seguirLo, come mettersi al servizio. Nella vita di Gesù, infatti, le parole e i gesti non sono due realtà distinte, piuttosto due facce della stessa medaglia, entrambe espressione della sua potenza generativa. Rileggere la vita di Gesù da questo punto di vista ci aiuta a scoprire che i gesti di ogni giorno hanno valore. Scrive Cesare Pagazzi nel saggio “Questo è il mio corpo”: “I gesti non sono spiegazioni di pensieri, ma pensieri e desideri nella loro più originale forma corporea: non sono espressioni al seguito di una precedente riflessione, ma prime intenzioni del nostro corpo, aventi proprietà e sfumature che nessuna parola e nessuno scritto riusciranno a rendere”.