Anche quest’anno torna il concorso presepi organizzato dalla nostra Unità Pastorale e curato quest’anno dai ragazzi del 2007.
Di seguito qualche spunto di riflessione preparato dai ragazzi e le modalità di iscrizione qui.
“Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che ci amo a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui.
Papa Francesco, Admirabile Signum, Lettera Apostolica sul significato e valore del presepe, 1 dicembre 2019
Al Presépi
Quatér pcoun’ ed’ légna, stagnola, moschio fresch’,
caté in dal fōss’ cècch’, a la mateina prést’,
soquanti cà, ‘na pélma, gròta e castell’,
pochi statueini e un foj per ciel’ e strell’;
méss’ un d’un spigh’ sovra ‘na turirola:
tōtt’ lé, al mè presépi e d’j’ann’ de scola!
Davanti al bambein’, mè e mè fradèll tui dū
a promèter’ col’ ch’n’aréssen’ mèi mantgnū !!
Cambien’ al storii, cambi’al mòdi e anch’ l’etè,
mò mia la Presèpi cun la sǒo veritè
d’un Dio, che per amor fora de mzǔra,
al s’é smercè cun la sǒ creatùra.
Perciò cun di etr’occ’ ed quand’éra cichin
a guèrd cun fèid a c’la gròta e al cul Putin,
e ‘na grasia dmand’, per mè e per la gìnt:
“an’ fè che a casva ed l’òm sīdi gnù per gnìnt!”
Traduzione per i “non reggiani”: IL PRESEPE
Quattro pezzi di legna, stagnola muschio fresco
raccolto nel fosso alla mattina presto,
alcune casette, una palma, grotta e castello,
poche statuine e un foglio per cielo e stelle,
messo in un angolo (della casa) sopra l’asse della sfoglia:
tutto qui il mio presepe degli anni di scuola (elementare).
Davanti ad esso, io e mio fratello promettevamo
ciò che non saremmo riusciti a mantenere.
Cambiano le storie, le età le mode,
solo il presepe non cambia la sua verità
di un Dio che, per un atto d’amore fuori misura,
si è mescolato con la sua creatura;
per questo con occhi diversi da quando ero piccolo,
guardo con fede a quella grotta e a quel Bambino,
e una grazia domando per me e per tutti:
(Gesù) non sia mai che, a causa dell’uomo, siate venuto invano.