Una settimana densa di preghiera per celebrare la festa della B.V. di Lourdes, l’immagine certamente più venerata nell’unità pastorale Maria Madre della Chiesa. E’ il 1959 quando don Giuseppe Barbieri, servo della chiesa e parroco della “provvidenza”, fa erigere una raffigurazione della grotta di Massabielle, dove pone la statua della beata Vergine e quella di Bernadette, come voto per “assicurarsi” la protezione di Maria nella costruzione del nuovo asilo. Commissiona a Carmela Adani il progetto per l’altare e il basamento delle statue. Viene “esaudito” e nel 1963 la scuola materna, è inaugurata e intitolata all’Immacolata, la parrocchia è consacrata alla Madonna e da allora la devozione è quotidiana e ininterrotta. Don Pasquino Fontanili, pastore di questa comunità per più di trent’anni, ha incentivato la devozione a Maria, attivando con Lourdes un vero filo diretto e la celebrazione della Messa feriale per piu’ di cinquant’anni ha fatto si che l’Eucarestia fossa il punto di partenza dalla giornata e la preghiera a Maria, la naturale conseguenza. Per questo dal lunedì è iniziata una settimana dedicate ai malati, dai bambini agli anziani, dai giovani ai malati di questa pandemia. Don Guerrino e don Prince si sono alternati per questa maratona di preghiera, che ha portato quotidianamente tante persone di tutta l’unità pastorale ad essere presenti alle celebrazioni. Venerdì mattina la Messa per ricordare tutti i malati e la preghiera alla Madonna, hanno concluso questo itinerario di preghiera che porta nel cuore i più sofferenti e dona alle nostre parrocchie la consapevolezza di essere figli amati in ogni momento della nostra vita.
Carlo Incerti