L’Occhio dell’Unità Pastorale
La Storia
“L’occhio dell’Unità Pastorale” nacque a fine 2000 durante una cena tra alcuni giovani parrocchiani, desiderosi di attuare un progetto covato da un paio d’anni: convincere l’allora parroco don Pasquino a non leggere l’elenco delle intenzioni delle Messe durante gli avvisi di fine celebrazione. Per farlo bisognava che ci fosse uno strumento affidabile, in cui queste venissero riportate, e l’idea del foglietto era la migliore.
“L’occhio della Parrocchia”: il nome nacque dalla battuta sui “tre orbi”, i preti in servizio in parrocchia in quel periodo: don Pasquino, don Paolo e don Luigi (morto nel Natale precedente). Il nome piacque anche all’allora Vescovo Adriano…
Per dare importanza alla Parola di Dio fu deciso di inserirvi le letture della domenica successiva, per dare possibilità ai parrocchiani di leggerle e pregarle preparandosi in anticipo. Questa idea fu stimolata dal fondamentale apporto dato da don Luigi in quegli anni, quando aveva istituito la lectio divina settimanale al venerdì sera. Perciò la struttura prese forma con la Parola di Dio in prima pagina, e la tabella delle celebrazioni e degli appuntamenti settimanali in parrocchia nell’ultima pagina. Il resto poteva essere usato per inserire articoli vari attinenti sia l’aspetto formativo/culturale, sia il racconto di ciò che poteva avvenire nei vari gruppi e ambiti della vita parrocchiale.
Don Pasquino sostenne questa iniziativa innanzitutto acquistando il primo ciclostile che aiutò a velocizzare notevolmente il lavoro, e poi arrivando pian piano a non leggere più le intenzioni alla fine delle Messe, anche se don Paolo, imperterrito, continuò a leggere tutti i nomi…
Don Paolo, confermando il suo scetticismo su questa iniziativa, arrivò anche a predire che “L’occhio” non avrebbe superato le due edizioni…e invece resiste da più di 10 anni.
Da quando la Parrocchia di Bagnolo in Piano è diventata Unità Pastorale con le parrocchie di Pieve Rossa, S.Michele e S.Tommaso della Fossa il settimanale ha preso il nome attuale di “L’occhio dell’Unità Pastorale”.